Roma, la Giunta Zingaretti premia gli occupanti abusivi violenti
Cosa serve per avere una casa popolare a Roma? In primis — scrive Il Tempo — bisogna aderire a uno dei tanti movimenti per la casa di estrema sinistra, di quelli che ogni tanto manifestano in centro a colpi di molotov e sprangate alle forze dell’ordine. Poi si deve pagare una tessera annuale, fare un po’ di militanza politica mista a claque ed essere pronti ad sfondare porte, occupare case o uffici e magari anche a fare a botte con la polizia. Dopo due o tre anni, però, arriva il premio: una bella delibera regionale che permette di scavalcare tutte le persone oneste in graduatoria anche da 15 anni rimasti lì, inermi, ad attendere il riconoscimento di un diritto che non arriverà mai. Si resta basiti a leggere la delibera regionale approvata su proposta dell’assessore alle Politiche Abitative, Fabio Refrigeri, che destina agli occupanti abusivi circa 400 dei 1216 nuovi alloggi popolari, presto disponibili grazie allo sblocco di 197 milioni di euro per il programma regionale per l’emergenza abitativa nella Capitale. Una specie di vincita all’enalotto per molti fra le migliaia di occupanti dei 79 edifici di proprietà pubblica e privata sul territorio capitolino “conquistati” dai movimenti per la casa, fra cui Action che fa capo dell’ex consigliere capitolino di Sel, Andrea Alzetta.
Le occupazioni abusive sono diligentemente elencate nell’allegato D della delibera: si va da quella dell’Hotel Kursaal a Ostia allo scandalo di via Curtatone, nei pressi della stazione Termini, dove vivono centinaia di migranti etiopi ed eritrei; viene citata anche l’occupazione dell’edificio Cotral di via dei Radiotelegrafisti, che costa alla Regione Lazio ed al Comune di Roma centinaia di migliaia di euro ogni anno. E poi, ancora, gli abusivi di via Morandi, quelli del Quarticciolo, di viale del Policlinico, di via Tiburtina, via del Caravaggio e chi più ne ha più ne metta. Presto gli abusivi avranno un alloggio popolare, pagato con i soldi dei cittadini del Lazio, ad accoglierli. E chi se ne frega se c’erano migliaia di famiglie in attesa da molto più tempo.
Nel provvedimento voluto dalla Giunta guidata da Nicola Zingaretti — continua il quotidiano romano — gli occupanti vengono messi alla stessa stregua di altre due categorie di cittadini. Un terzo degli alloggi, infatti, sarà destinato ai nuclei familiari inseriti nella graduatoria per l’assegnazione di alloggi Erp di Roma Capitale sulla base dei bandi generali anno 2000 e 2012 ed ancora in attesa di assegnazione; l’ultimo terzo sarà destinato a quelle famiglie che alloggiano presso i Centri di assistenza alloggiativa temporanea di Roma Capitale, i cosiddetti residence alla data del 31 dicembre 2013. Inutile dire che le ultime due categorie di persone hanno requisiti certificati, al contrario di quanto avviene all’interno delle occupazioni.